Con un SI a Schengen, la popolazione svizzera conferma la volontà di una politica europea costruttiva
Oggi, le cittadine e i cittadini svizzeri hanno approvato in modo chiaro l'ampliamento dell'Agenzia europea della guardia di frontiera Frontex e quindi, grazie ad una migliore base giuridica, una maggiore protezione dei diritti fondamentali dei migranti e della migrazione. Poiché si tratta di un ulteriore sviluppo nella dinamicità dell'acquis di Schengen, questa decisione rappresenta un voto a favore del mantenimento degli accordi di Schengen e Dublino. Il popolo ha riconosciuto il valore della cooperazione europea nei settori della sicurezza, della libertà di viaggio e della politica d'asilo e, con la sua chiara maggioranza a favore, ha espresso la volontà di continuare su questa strada anche in futuro.
Inoltre, il risultato scaturito alle urne è di grande importanza nell’ottica dell'attuale situazione di stallo della politica europea svizzera. Con il voto di oggi - per la quarta volta negli ultimi quattro anni - la Svizzera ha ribadito un chiaro impegno a favore di una cooperazione costruttiva con i vicini europei. Così facendo, si conferma la volontà del nostro paese di non continuare in solitaria ma piuttosto di assumersi delle responsabilità in Europa. In vista degli ulteriori negoziati con l'UE, il popolo lancia un chiaro appello per il ritorno a una politica europea propositiva.
I membri dell’alleanza aperta+sovrana, creata nel 2015 e che ad oggi conta circa 80 organizzazioni del mondo dell’economia, della politica, del mondo accademico, della cultura, e della società civile si impegneranno anche in futuro per una Svizzera forte e connessa a livello internazionale.