Il Consiglio federale pone le basi per una tornata di negoziati
Finalmente si intravede una luce nel tunnel della politica europea. Il Consiglio federale parte dal presupposto che entro l'estate si possa trovare una base per i negoziati di un nuovo accordo con Bruxelles. Ha quindi incaricato tre dipartimenti di "elaborare i parametri chiave di un mandato negoziale entro la fine di giugno". Si tratta del primo importante passo avanti da quando i negoziati per un accordo istituzionale sono stati interrotti nel maggio 2021.
Soluzione con un approccio a pacchetto
Nel comunicato stampa relativo alla decisione, il Consiglio federale ha parlato di una "dinamica positiva" a livello tecnico, diplomatico e politico. Insieme all'UE è stata sviluppata una comprensione dettagliata delle posizioni di entrambe le parti. Su questa base si dovranno ora trovare soluzioni, utilizzando l'approccio a pacchetto già presentato l'anno scorso. Secondo questo approccio, i negoziati non dovrebbero concentrarsi solo sul mantenimento e sull'ulteriore sviluppo degli accordi esistenti, ma anche su accordi aggiuntivi. In particolare, la Svizzera auspica una stretta collaborazione nei settori dell'energia, della sanità e della sicurezza alimentare. Il Consiglio federale è anche ottimista sulla possibilità di trovare soluzioni alle controversie sull'immigrazione e sugli aiuti di Stato. Esso intende garantire la protezione dei salari attraverso misure interne.
Parametri di riferimento per un mandato entro la fine di giugno
Entro la fine di giugno, il Dipartimento federale degli affari esteri (Consigliere federale Ignazio Cassis) insieme al Dipartimento federale di giustizia e polizia (Consigliera federale Karin Keller-Sutter) e al Dipartimento federale dell'economia (Consigliere federale Guy Parmelin) dovranno elaborare i parametri per un mandato negoziale. Questo apre la strada all'avvio dei negoziati in autunno. Si tratta di un segnale atteso che finalmente porta un po' di movimento nel dibattito da tempo arenato. Non sorprende che il Consiglio federale in questo tempo abbia un po’ di vento in poppa. Nell'ultimo sondaggio europeo, la popolazione si è espressa chiaramente a favore di una soluzione contrattuale stabile e di una disponibilità al compromesso, e anche i Cantoni si sono impegnati a sostenere questo approccio solo pochi giorni fa.
Nessuna paura di una decisione popolare
Dal punto di vista del campo pro-europeo, è importante che nei prossimi mesi non si pongano nuovamente dei freni e che gli isolazionisti non mettano di nuovo - come hanno fatto l'ultima volta nel 2021 - la loro impronta sul dibattito pubblico. Non c'è motivo di evitare una votazione su una soluzione negoziale equilibrata. L'alleanza aperta+sovrana, collaudata in materia di votazioni, è pronta a fare campagna per un altro SI popolare nei confronti di una politica europea costruttiva.